Il settore logistico affronta la sfida di gestire, stoccare e distribuire il vaccino contro il COVID-19

La logistica prima del coronavirus: basse temperature e una domanda volatile

12 feb 2021

La logistica è stato un tema ampiamente discusso durante la pandemia di coronavirus. L’aumento repentino della domanda di prodotti sanitari e di prima necessità come alimenti, gel idroalcolico, mascherine e carta igienica ha rappresentato una vera e propria sfida per il settore.

Anche l’aumento delle vendite online ha costretto le aziende a ristrutturare i magazzini per gestire con successo la logistica dell’e-commerce. Al contempo, è stato necessario garantire la salute e la sicurezza degli operatori che lavorano nella catena di distribuzione.

In uno scenario di questo tipo, alcune supply chain si sono trovate al collasso a causa della forte domanda di prodotti e della difficoltà di spedire parte degli ordini ricevuti. In questa situazione, alcune aziende del settore online hanno dovuto assumere decine, centinaia o persino migliaia di dipendenti per riuscire ad affrontare questo incremento repentino.

Come se non bastasse, la logistica si trova ora di fronte a una sfida enorme e di vitale importanza: la distribuzione del vaccino per il coronavirus. Come gestire logisticamente prodotti che richiedono temperature fino a -80 °C? In questo articolo, analizziamo l’impatto del COVID-19 sulla logistica e il modo in cui le aziende possono adeguarsi al nuovo scenario.

La logistica al tempo della pandemia

Quali problemi ha affrontato la logistica durante la pandemia di SARS-CoV-2? Tra le sfide principali abbiamo riscontrato:

  • Interruzione della supply chain. Nelle aziende fornitrici di prodotti di prima necessità o essenziali per la vita quotidiana, la catena di distribuzione ha dovuto continuare a lavorare nonostante le limitazioni alla mobilità che interessano molti paesi. Peraltro, tante sono state costrette a interrompere la loro attività e di conseguenza molte aziende non si sono potute rifornire delle materie prime necessarie ai loro processi produttivi. Qual è stata la soluzione di fronte alle interruzioni della supply chain? La ricerca di nuovi fornitori, nazionali o esteri, in grado di consegnare le materie prime necessarie. Questa situazione ha provocato variazioni dei prezzi delle forniture, ritardi nelle consegne e così via.
  • Mancanza di capacità di risposta. La crisi causata dalla pandemia ha segnato un cambiamento nelle abitudini dei consumatori, dando un palese impulso all’uso dell’e-commerce. I supermercati online sono quelli che hanno risentito maggiormente di questo cambiamento. Infatti, secondo il rapporto "Digital 2020" redatto dall’agenzia We Are Social, il traffico web ha registrato un aumento del 251%. Quale è stato l’impatto a livello logistico? Molte aziende non avevano programmato questo picco della domanda da un punto di vista logistico e non sono riuscite a offrire un servizio dinamico ed efficiente.
  • Modifiche all’organico. Le aziende sono state costrette a introdurre modifiche all’organico al fine di seguire i protocolli di sicurezza e adeguarsi ai diversi ritmi di lavoro. Di fronte a questa situazione, le aziende hanno dovuto ottimizzare le proprie risorse per proseguire le attività in condizioni così difficili. Puntare sull’automazione logistica dei cicli operativi e della gestione con un software di gestione magazzino si sta rivelando una mossa efficace alla luce delle restrizioni sanitarie.

In pochi mesi, le catene di distribuzione di molte società hanno dovuto superare ostacoli che le hanno spinte al limite. Alcune attività hanno gestito una nuova domanda come è accaduto, ad esempio, a Miguelez, che è dotato del Software Gestione Magazzino di Mecalux e in questo periodo ha rifornito con urgenza i centri sanitari di materiale elettrico. Purtroppo, altre attività hanno subito gravi perdite economiche, in particolare quelle che non hanno saputo o potuto adattarsi al modello online e all’omnicanalità oppure non sono riuscite a operare in modo adeguato con le restrizioni imposte.

Il numero di ordini online è aumentato in modo consistente durante la pandemia di coronavirus
Il numero di ordini online è aumentato in modo consistente durante la pandemia di coronavirus

La logistica e il vaccino: gestione del freddo

Se la logistica farmaceutica è complessa a causa della natura del prodotto con cui lavora, le sfida e le responsabilità che devono sostenere con il vaccino contro il coronavirus sono ancora superiori. Come mai? A causa del volume di trasporto necessario per raggiungere tutti e, soprattutto, a causa della difficoltà di conservare la catena del freddo affinché il vaccino non perda di efficacia.

I vaccini sviluppati dall’azienda farmaceutica statunitense Pfizer in collaborazione con il socio tedesco BioNTech utilizzano la tecnologia a “RNA messaggero” o mRNA, molto efficace ma soggetta a rapido deterioramento. Per questo motivo, il vaccino di Pfizer deve essere stoccato in una catena dell’ultra freddo (-80 ºC). Moderna, invece, garantisce che il suo vaccino può essere stoccato per sei mesi a -20 °C. Per avere un’idea di cosa significa, basti pensare che la grande maggioranza dei vaccini viene conservata in genere tra i -2 e i -8 °C. Risulta decisamente più semplice la distribuzione del vaccino sviluppato dall’Università di Oxford e AstraZeneca, che può essere conservato a una temperatura compresa tra 2 e 8 gradi.

Per quanto riguarda lo stoccaggio, è importante considerare le seguenti premesse al fine di preservare la catena del freddo nel magazzino:

  • Ottimizzare lo spazio. Sfruttare al massimo la capacità di stoccaggio per ottenere una maggiore efficienza energetica e, di conseguenza, raggiungere un maggior rendimento. In questo senso, prevalgono i sistemi a stoccaggio intensivo, tra cui il sistema Pallet Shuttle, le scaffalature Movirack o Drive-in.
  • Automazione dei cicli operativi. Gli elementi robotizzati come, ad esempio, i trasportatori o i trasloelevatori consentono di limitare la presenza degli operatori all’interno delle celle e prevenire i rischi sul lavoro. L’automazione del picking contribuisce inoltre a preservare la catena del freddo. Allo stesso tempo, l’automazione aumenta la produttività dei cicli operativi nelle celle di congelamento.
  • Gestire la tracciabilità del prodotto. La disponibilità di una tracciabilità totale e di un inventario in tempo reale sono elementi essenziali quando si deve garantire lo stato di conservazione ottimale dei prodotti da spedire. Implementare un sistema di gestione magazzini come Easy WMS di Mecalux è indispensabile.
  • Utilizzare un SAS (Security Airlock System). Si tratta di una cella di trasferimento che riduce al minimo il rischio della perdita del freddo all’interno del magazzino. Comprende due porte che non restano mai aperte contemporaneamente per evitare le variazioni improvvise di pressione e temperatura.

Che cosa accade con il trasporto? DHL calcola una distribuzione di circa 10.000 milioni di dosi di vaccino per il coronavirus in tutto il modo. Secondo la stessa fonte, il trasporto del vaccino potrebbe implicare 15.000 voli e 15 milioni di contenitori refrigeranti. I grandi operatori logistici da mesi lavorano in previsione dell’aumento della domanda di distribuzione dei vaccini. Di conseguenza, sono già pronti con camion di trasporto attrezzati con sistemi di refrigerazione e contenitori per trasporto speciale, sia terrestre che aereo, con controllo della temperatura per la movimentazione sicura dei vaccini.

L’utilizzo di sistemi di stoccaggio intensivo contribuisce a preservare la catena del freddo nel magazzino
L’utilizzo di sistemi di stoccaggio intensivo contribuisce a preservare la catena del freddo nel magazzino

Come sarà la logistica dopo la pandemia?

In quale posizione si troverà la logistica alla fine della pandemia? I cambiamenti registrati nella logistica saranno permanenti o si ritornerà alle abitudini di consumo precedenti? Approfondiamo tutti questi punti:

  • Logistica omnicanale. La tendenza degli utenti ad acquistare sempre più spesso online è una realtà riconosciuta già prima della pandemia. Che cosa è cambiato? Ebbene, le aziende ora sono più preparate dal punto di vista logistico ad affrontare grossi volumi di ordini online. L’incremento dell’e-commerce ha costretto le aziende a riorganizzare le catene di distribuzione con l’obiettivo di adeguarsi alla logistica omnicanale. Ad esempio, l’azienda di e-commerce francese Espace des Marques aveva già iniziato con Mecalux un processo di modernizzazione quando è stata presa alla sprovvista dalla pandemia. In questo modo, non solo è riuscita a rispondere adeguatamente al nuovo scenario, ma ha anche continuato a sviluppare la propria strategia omnicanale in pieno COVID-19, installando in remoto Easy WMS nel secondo magazzino (il software era già stato implementato nel suo primo magazzino).
  • Logistica digitale e robotizzata. La trasformazione digitale è uno dei principali fattori per garantire una maggiore competitività aziendale. La logistica ne è consapevole e sta implementando l’automazione, sia dei sistemi di stoccaggio che degli aspetti gestionali, al fine di aumentare la produttività dell’intera supply chain. La scarsità di personale e tutti i protocolli di sicurezza apparsi durante la pandemia non hanno fatto altro che confermare la scommessa sulla robotizzazione.
  • Logistica inversa. Nella logistica dell’e-commerce, i resi gratuiti sono diventati uno standard, con eventuali ingenti costi aggiuntivi per le aziende. Per questa ragione, le imprese che operano online puntano su soluzioni che garantiscano un picking senza errori al fine di ridurre l’impatto della logistica inversa. Questo è il caso di La Ruche Logistique, un operatore logistico che ha implementato Easy WMS per ridurre gli errori durante la preparazione degli ordini delle aziende di e-commerce. Il direttore della società, Thomas Largeron, spiega: “Prima di implementare Easy WMS si registrava una media di errori giornalieri di due o tre ordini. Ora sono un caso davvero eccezionale (uno ogni due settimane al massimo)”.
  • Ultimo miglio logistico. Il trasporto dell’ultimo miglio sta diventando sempre più complicato perché i tempi di consegna si accorciano continuamente e i problemi correlati aumentano, soprattutto nelle grandi città.
  • Tracciabilità e gestione dell’inventario. Durante la pandemia, mantenere un livello di inventario sempre ottimale è stato cruciale per fornire un servizio garantito. Inoltre, offrire al cliente una tracciabilità completa del prodotto lungo l’intera supply chain sarà indispensabile in un mondo sempre più interconnesso. Daniel Vizcarra, direttore dell’azienda di e-commerce Global Freaks, ammette: “Grazie alla tracciabilità che offre Easy WMS e malgrado le difficoltà della pandemia, abbiamo battuto i record di vendita. Ora possiamo elaborare il triplo degli ordini rispetto a prima”.

Ci troviamo in un’incertezza economica in cui sarà determinante avere una logistica flessibile e scalabile nell’ottica di adeguamento alle continue variazioni di tendenza del mercato.

Offrire al cliente una completa tracciabilità del prodotto sarà indispensabile nella logistica dopo la pandemia di coronavirus
Offrire al cliente una completa tracciabilità del prodotto sarà indispensabile nella logistica dopo la pandemia di coronavirus

Logistica: un settore essenziale

Durante la pandemia, la logistica ha dimostrato quale effetto ha sulla nostra quotidianità. Innanzitutto, con il rifornimento continuo di beni di prima necessità e, in secondo luogo, con la gestione, lo stoccaggio e la distribuzione di milioni di vaccini in tutto il mondo. Una sfida senza precedenti nella storia dell’umanità.

Se pensi di dovere adeguare il tuo magazzino ai cambiamenti delle abitudini di consumo dovuti alla pandemia o che la tua catena di distribuzione potrebbe essere più efficiente, contatta Mecalux per aiutarti con una soluzione logistica innovativa e personalizzata.

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