Carrello elevatore: qual è il più adatto per il tuo magazzino?

Carrello elevatore: qual è il più adatto per il tuo magazzino?

08 mar 2022

I carrelli elevatori sono essenziali per la logistica di qualsiasi azienda. Questi mezzi di movimentazione, di forma e peso differenti, hanno il compito di velocizzare il flusso della merce pallettizzata tra le diverse aree del magazzino.

Anche se i modelli di carrello elevatore più rudimentali risalgono alla metà del XIX secolo (primi prototipi di montacarichi), fu solo alla fine della Prima guerra mondiale che apparvero i primi modelli paragonabili a quelli che conosciamo oggi. Nel 1923 l’azienda Yale creò il primo modello dotato di alimentazione idraulica, cabina per l’operatore, forche e albero.

Cosa considerare al momento di scegliere un carrello elevatore 

La scelta di un carrello elevatore dipende da vari criteri, poiché ognuno si adatta a un determinato tipo di magazzino o di installazione. Tra i fattori da tenere in considerazione incide il tipo di motore: a combustione interna (diesel, benzina o gas) o elettrico (batterie al piombo o al litio). Questo aspetto è particolarmente importante perché determina la capacità del muletto di lavorare nell'installazione: i modelli con motore elettrico vengono utilizzati soprattutto al chiuso per evitare l'esposizione di operatori e merce ai gas di scarico.

Al momento di scegliere un carrello elevatore bisogna tenere in conto anche il layout del magazzino, cioè, la distribuzione dei sistemi di stoccaggio presenti nell’installazione e la larghezza dei corridoi. Ad esempio, i carrelli elevatori controbilanciati normalmente operano in corridoi con una larghezza compresa tra 3.200 e 3.500 mm. Lo spazio delle corsie condiziona la scelta del carrello elevatore anche a seconda del tipo di albero: i carrelli trilaterali, ad esempio, non hanno bisogno di girare, perché possono accedere alla merce sia dalla parte anteriore sia ruotando le forche in entrambe le direzioni. 

L'altezza del carrello elevatore sarà subordinata alle caratteristiche delle scaffalature e al peso della merce, in quanto non tutti i mezzi possono sopportare gli stessi carichi o raggiungere la stessa altezza. Il produttore indicherà il peso massimo.

I muletti controbilanciati lavorano all’interno di sistemi di stoccaggio che non raggiungono i 7.500 mm di altezza
I muletti controbilanciati lavorano all’interno di sistemi di stoccaggio che non raggiungono i 7.500 mm di altezza

Carrelli elevatori per ogni tipo di magazzino

Il tipo di carrello elevatore in un magazzino dipende, tra gli altri fattori, dai sistemi di stoccaggio scelti, dalla distribuzione dei corridoi e dai carichi da movimentare. Esistono molte varietà di carrelli elevatori in base alla loro struttura e funzione (carrelli retrattili, controbilanciati o trilaterali, solo per citarne alcuni). Questi sono i più comuni secondo il tipo di magazzino: 

Carrelli elevatori controbilanciati per lo stoccaggio su scaffalature portapallet

Il carrello elevatore controbilanciato è il più usato per la sua grande versatilità. Può essere adoperato per caricare e scaricare pallet dai camion, depositare o prelevare i prodotti dalle scaffalature e persino per ottimizzare i flussi interni della merce. Sebbene vengano utilizzati con tutti i tipi di sistemi di stoccaggio, sono l'opzione perfetta per le scaffalature portapallet

Carrelli elevatori retrattili per magazzini con merce omogenea

Nei magazzini con merce omogenea troviamo spesso le scaffalature drive-in, la cui caratteristica principale è quella di permettere ai carrelli elevatori di entrare e muoversi all'interno delle scaffalature. In questo caso, sono consigliati i carrelli retrattili, poiché il loro sedile consente una buona visibilità all'operatore durante la retromarcia. 

Carrelli elevatori trilaterali per magazzini compattabili con merce eterogenea

Nelle installazioni dove viene gestita un tipo di merce molto varia e, allo stesso tempo, è necessario ottimizzare lo spazio (ad esempio nelle celle frigorifere) le scaffalature compattabili sono la soluzione più idonea in quanto compattano la merce e permettono un accesso diretto ad ogni pallet.

In questi magazzini vengono impiegati carrelli frontali retrattili, che richiedono corsie di lavoro più piccole rispetto ai carrelli controbilanciati (tra 2.700 e 2.900 mm) e possono lavorare fino a 10,5 metri di altezza. In corridoi ancora più stretti, questi mezzi possono essere sostituiti dai carrelli bilaterali o trilaterali, che possono muoversi in corsie tra i 1.500 e 1.900 mm. 

Carrelli elevatori laterali per carichi lunghi o di grandi dimensioni

Quando la merce da movimentare è di dimensioni lunghe (tubi, profilati ecc.) o grandi, i carrelli elevatori laterali sono l’opzione migliore, poiché il loro sistema di sollevamento garantisce la stabilità di questi carichi e possono spostarsi in avanti o lateralmente senza la necessità di ampi corridoi. Questi muletti sono utilizzati in combinazione con le scaffalature cantilever, i cui bracci sporgenti sono stati progettati per lo stoccaggio di questo tipo carichi.

AGV per magazzini con flussi predefiniti

Negli impianti con flussi di materiale molto ripetitivi, come nel caso dei magazzini collegati alla produzione, si può optare per i veicoli a guida automatica (AGV), filoguidati o a guida laser. Questo è il caso, ad esempio, della multinazionale farmaceutica Novartis, la quale usa gli AGV per trasportare la merce tra il magazzino e il centro di produzione situati a Stryków, in Polonia. 

Gli AGV sono mezzi di trasporto per magazzini e centri di produzione che si spostano automaticamente seguendo un percorso predefinito. Nei centri logistici con maggior densità di ordini, è possibile automatizzare il flusso di merce sostituendo i carrelli filoguidati o a guida laser con sistemi di trasporto per pallet

Carrelli commissionatori per magazzini di picking e consolidazione

Nei magazzini di picking vengono in genere utilizzati transpallet ed elevatori, che non sono considerati veri e propri carrelli elevatori. Un mezzo che potrebbe invece essere considerato tale, è il carrello commissionatore; impiegato spesso in questi centri di lavoro. Sul mercato esistono diversi modelli che facilitano il prelievo sui primi due o tre livelli di altezza della scaffalatura portapallet. Queste macchine possono supportare solo un pallet o avere forche più lunghe (fino a 3,3 m) per spostare diversi pallet o carrelli di preparazione ordini.

Automazione: magazzini senza carrelli elevatori?

La sostituzione progressiva dei carrelli elevatori con soluzioni automatiche ha provocato che sempre più aziende optino per automatizzare i loro processi per accelerare la movimentazione della merce, soprattutto nelle mansioni ripetitive. Lo dimostra l’ultimo studio realizzato dall’agenzia di consulenza Brandessence Market Research, che riflette che l’automazione nei magazzini crescerà quasi del 15% annuo fino al 2027, superando i 38.000 milioni di euro.

Sul mercato si possono trovare molteplici soluzioni per automatizzare le attività dei carrelli elevatori e moltiplicare così l’efficienza dei processi logistici. Ad esempio, si può automatizzare il prelievo e l’ubicazione dello stock sulle scaffalature sostituendo i carrelli trilaterali con trasloelevatori trilaterali automatici. Questa soluzione consente di aumentare il flusso della merce senza realizzare modifiche strutturali nel magazzino. Questo è il caso del centro logistico automatizzato della multinazionale farmaceutica Disalfarm a Rubí (Spagna), che ha cambiato i carrelli elevatori trilaterali per trasloelevatori trilaterali. Così facendo, l’azienda ha ora cicli di lavoro continui e ha ottimizzato lo spazio di stoccaggio.

Disalfarm ha puntato sulla sostituzione dei muletti trilaterali con trasloelevatori trilaterali
Disalfarm ha puntato sulla sostituzione dei muletti trilaterali con trasloelevatori trilaterali

I magazzini che aspirano alla massima efficienza e produttività possono automatizzare il flusso della merce di tutto o di parte del magazzino, secondo il tipo di prodotto, il layout dell’installazione o la loro pianificazione logistica. Si possono così sostituire i carrelli elevatori e i sistemi di stoccaggio manuali con trasloelevatori monocolonna o bicolonna per pallet, che possono lavorare in uno o più corridoi in base alle esigenze di ogni magazzino. Allo stesso modo, anche nei magazzini automatici è possibile installare sistemi di trasporto per pallet in differenti zone del magazzino per velocizzare la movimentazione della merce all’interno dell’installazione. 

Questa, ad esempio, è la soluzione proposta da Mecalux per il magazzino automatico autoportante della società energetica Cepsa a San Roque (Spagna), dove, un insieme di sette trasloelevatori per pallet bicolonna e doppia profondità sveltiscono il posizionamento e il prelievo della merce dalle scaffalature. Mecalux ha inoltre dotato il magazzino di sistemi di trasporto per pallet nelle testate dei punti di spedizione che trasportano lo stock direttamente verso le baie di carico.

 

Un carrello elevatore per ogni magazzino

I carrelli elevatori sono elementi indispensabili per muovere i pallet dai camion fino alle differenti aree del magazzino. Scegliere quale mezzo è il più adeguato per un magazzino dipenderà da variabili come il tipo di merce che si deve manipolare o dai sistemi di stoccaggio installati.

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