“Make to order” (MTO): vantaggi e difficoltà della produzione su ordinazione
Il make to order o made to order ha acquisito importanza in un contesto in cui i consumatori cercano prodotti che si adattino alle loro esigenze, apprezzano l’esclusività e sono disposti ad aspettare un po’ più a lungo per ricevere i loro ordini se questo significa ottenere ciò che desiderano. In alcuni settori, i modelli tradizionali di produzione di massa vengono integrati da approcci più flessibili e incentrati sul cliente.
In questo post esploreremo cos’è il modello make to order, come funziona, i suoi vantaggi e le sue sfide, e in quali settori viene applicato.
Cosa significa produrre su ordinazione?
Il modello make to order (MTO), o produzione su ordinazione, è una strategia in cui i prodotti vengono realizzati dopo aver ricevuto l’ordine da un cliente. Questa pratica offre alle aziende un elevato livello di personalizzazione, ottimizzando le risorse e abbassando al minimo gli sprechi, poiché producono solo ciò che è stato effettivamente venduto o che sono certi di vendere.
A differenza del make to stock (MTS) ─il metodo tradizionale di produzione per l’inventario─ , l’MTO consente una maggiore personalizzazione della merce e riduce il rischio che le scorte diventino obsolete nel magazzino. Poiché i prodotti vengono consegnati poco dopo la loro produzione, diminuiscono anche i costi associati allo stoccaggio prolungato.
Questa strategia può rivelarsi utile in settori in cui la domanda è poco prevedibile o in cui i clienti apprezzano la personalizzazione. Questo sarebbe il caso di alcuni produttori di mobili, che ricevono ordini che possono differire per materiali, dimensioni o stili a seconda delle preferenze dei clienti. Un altro esempio rappresentativo è quello di alcune case automobilistiche, che mettono a disposizione degli acquirenti la possibilità di configurare il veicolo su misura, scegliendo il motore, il colore, le finiture o gli accessori, prima che inizi il processo di produzione.
Quali sono i vantaggi del “made to order”?
Adottare un modello made to order consente di rispondere in modo più adeguato alle aspettative di determinati clienti. Di seguito riportiamo i principali vantaggi operativi e strategici per le aziende:
- Personalizzazione. Le aziende possono adattare ogni prodotto alle preferenze o alle esigenze dei propri clienti. Questo crea un’esperienza personalizzata che aumenta la soddisfazione e rafforza la fedeltà.
- Maggiore flessibilità. Le aziende possono affrontare più facilmente i cambiamenti nella domanda o le nuove tendenze del mercato, poiché non sono condizionate da grandi quantità di articoli già prodotti.
- Ottimizzazione dell’inventario. Producendo solo ciò che è stato venduto, si evitano eccedenze inutili, contribuendo così a contenere i costi di stoccaggio e il rischio di obsolescenza.
- Sostenibilità. Ridurre l’eccesso di stock e produrre solo il necessario ottimizza l’uso delle risorse e abbassa al minimo gli sprechi. Questo spinge le aziende verso una supply chain con un minore impatto ambientale.
- Maggiore controllo finanziario. Il fatto che ogni prodotto da fabbricare sia collegato a un ordine implica che abbia già un acquirente assicurato, il che allevia l’incertezza commerciale e migliora la pianificazione finanziaria.
- Efficienza operativa. Sebbene richieda un buon coordinamento, questo modello può migliorare l’efficienza complessiva della supply chain concentrandosi esclusivamente sugli ordini effettivi, eliminando gli sforzi superflui sui prodotti senza domanda.
Quali sono le difficoltà della produzione su ordinazione
Sebbene il modello make to order, noto anche come manufacture to order, presenti numerosi vantaggi, comporta anche delle sfide che le aziende devono affrontare per sfruttarne appieno il potenziale. Uno di questi è il tempo di consegna: poiché il processo di produzione inizia solo quando il cliente effettua un ordine, i tempi potrebbero essere più lunghi rispetto ad altri sistemi di lavoro. Ciò obbliga le aziende a disporre di una supply chain ben organizzata che eviti ritardi e soddisfi le aspettative dei clienti.
Un’altra sfida è il controllo dei costi. L’assenza di produzione di massa limita i vantaggi dell’economia di scala e può incrementare il costo unitario. Inoltre, questa modalità richiede una maggiore flessibilità nell’uso dei materiali, nei processi e nelle capacità, rendendo difficile la pianificazione e restringendo ulteriormente i margini.
Infine, la personalizzazione comporta anche un maggiore livello di dettaglio nella gestione degli ordini. Quando i clienti scelgono tra più opzioni, come misure, materiali o finiture, è necessario assicurarsi che le specifiche siano interpretate correttamente per evitare errori, resi o rilavorazioni. Con una buona comunicazione e sistemi adeguati, questi rischi possono essere limitati.
“Make to order” (MTO) vs. “make to stock” (MTS)
A differenza del modello make to order (MTO), che produce solo ciò che vende, il modello make to stock (MTS o produzione per magazzino) consiste nel fabbricare i prodotti in anticipo e immagazzinarli fino alla loro commercializzazione. Questo sistema, utilizzato da aziende con una domanda prevedibile, anticipa possibili picchi di consumo. Tuttavia, per evitare di accumulare riferimenti che potrebbero diventare obsoleti, l”MTS richiede una previsione della domanda il più accurata possibile, basata sui dati storici e sulle tendenze di mercato.
“Make to order” (MTO) vs. “engineer to order” (ETO) e “assemble to order” (ATO)
Il make to order (MTO) è integrato da altre varianti come l’engineer to order (ETO) e l’assemble to order (ATO). Nel modello ETO, il prodotto viene progettato da zero dopo aver ricevuto l’ordine, il che comporta una fase di ingegnerizzazione personalizzata prima di iniziare la produzione. Si applica in settori quali l’edilizia o i macchinari industriali quando gli ordini richiedono una soluzione su misura.
D’altra parte, il modello ATO parte da componenti standard disponibili in magazzino che vengono assemblati dopo aver ricevuto l’ordine da un cliente. Questo approccio permette di offrire un certo grado di personalizzazione con tempi di consegna più brevi, poiché non è necessario progettare o produrre da zero.
Esempi di aziende che applicano la produzione su ordinazione (MTO)
La produzione su ordinazione è una strategia perfetta per le aziende in cui la personalizzazione apporta un valore aggiunto. Di seguito, alcuni settori in cui viene applicato questo modello:
- Automotive. Esistono marchi che consentono ai clienti di personalizzare i propri veicoli scegliendo il colore, il tipo di motore, gli interni, i sistemi di assistenza e altri elementi. La produzione inizia solo dopo la conferma della configurazione scelta.
- Salute. Nel caso di dispositivi medici quali plantari ortopedici, protesi o apparecchi acustici, la produzione può essere personalizzata sulle misure e sulle esigenze specifiche di ciascun paziente, garantendo maggiore efficacia e comfort.
- Mobili. Le aziende di arredamento progettano mobili in base a dimensioni, materiali, colori o stili specifici, producendo i pezzi solo dopo aver ricevuto l’ordine, così da rispondere perfettamente allo spazio e ai gusti del cliente.
- Hardware. Il modello MTO è comune nelle aziende che configurano i computer su misura, scegliendo processore, memoria RAM, capacità di archiviazione o scheda grafica.
- Gioielleria e moda. Molte gioiellerie creano gioielli personalizzati, come anelli con incisioni o ciondoli con iniziali, che vengono realizzati solo dopo aver ricevuto l’ordine. Nel mondo della moda, anche i marchi e i negozi vendono capi su misura o modelli esclusivi che vengono prodotti solo su richiesta.
- Sistemi industriali. In ambito logistico, numerose soluzioni tecniche (sistemi di automazione o macchinari specializzati) vengono sviluppate secondo il modello MTO, poiché richiedono adattamenti specifici per ogni cliente. Queste configurazioni possono includere caratteristiche particolari a seconda del tipo di industria, dello spazio disponibile, del volume di produzione o dell’integrazione con altri sistemi.
Applicare una strategia MTO dal magazzino
Il modello MTO comporta un cambiamento significativo nella gestione del magazzino. Anziché gestire grandi quantità di prodotti finiti, le aziende mantengono livelli di stock molto bassi, composti principalmente da materie prime e componenti di base per la fabbricazione degli articoli.
In alcuni casi, questo metodo è integrato da sistemi come il just-in-time (JIT), che consiste nel disporre della quantità necessaria di materie prime o prodotti nello spazio giusto e al momento giusto. Il vantaggio: vengono eliminati i processi superflui e ridotti al minimo gli sprechi.
Affinché l’MTO funzioni in modo efficiente, è fondamentale disporre di un software WMS che controlli l’inventario in tempo reale, coordini le entrate e le uscite dei materiali e sincronizzi le operazioni con gli ordini di produzione. Questo strumento garantisce che ogni componente arrivi alle linee di produzione proprio quando serve. Inoltre, permette una tracciabilità completa e una pianificazione più efficace delle operazioni logistiche.
MTO: come rispondere a un mercato in evoluzione
Grazie all’MTO, le aziende possono affrontare un contesto in continua evoluzione, fornendo prodotti personalizzati in linea con le richieste di ciascun cliente. Questo modulo contribuisce a diminuire costi di inventario e rischi di overstock o deficit. Oltre a ottimizzare le risorse in determinati contesti, facilita una produzione più orientata alla qualità, che si traduce in una migliore esperienza per il cliente, specialmente nei settori in cui la personalizzazione rappresenta un fattore di differenziazione.
Il “make to order” in 5 domande
Cos’è il MTO o “make to order”?
Il make to order (MTO) è un modello in cui la produzione inizia solo dopo aver ricevuto un ordine dal cliente. Ciò consente un elevato livello di personalizzazione del prodotto ed evita la creazione di scorte inutili. Si adatta meglio a richieste variabili o specifiche.
Che tipo di aziende applicano il modello MTO?
Le aziende con prodotti personalizzabili o domanda imprevedibile, come i produttori di mobili, automobili o dispositivi medici e gioiellerie, tendono ad adottare il modello MTO. È comune anche in ambito industriale, dove vengono progettate soluzioni di stoccaggio automatizzato in base allo spazio disponibile, al tipo di merce e ai processi del cliente.
Qual è la differenza tra l’approccio “make to order” (MTO) e il tradizionale “make to stock” (MTS)?
Nel make to order (MTO) la produzione avviene solo dopo aver ricevuto un ordine, mentre nel make to stock (MTS) i prodotti vengono fabbricati prima della vendita, cercando di garantire una disponibilità immediata.
In cosa differiscono i modelli make to order” (MTO) e “engineer to order” (ETO)?
Il modello make to order (MTO) fabbrica prodotti già definiti dopo l’ordine, mentre il modello engineer to order (ETO) implica la progettazione e lo sviluppo di prodotti da zero in base alle esigenze dei clienti.
Qual è la differenza tra “make to order” (MTO) e “assemble to order” (ATO)?
Con il make to order (MTO) il prodotto deve essere fabbricato dopo aver ricevuto l’ordine, il che richiede solitamente più tempo. L’assemble to order (ATO), invece, parte da componenti già disponibili che vengono assemblati in base alla richiesta del cliente, favorendo consegne più rapide. Entrambi i modelli cercano di adeguarsi alla domanda, ma con diversi livelli di personalizzazione e tempi di risposta.