Lo stock obsoleto è la merce che un'azienda stocca, ma non viene venduta

Stock obsoleto: cos'è ed esempi pratici per evitarlo

17 giu 2025

Lo stock obsoleto non solo occupa spazio in magazzino, ma immobilizza risorse preziose e comporta la perdita di opportunità di business. Per le aziende, rappresenta un chiaro segnale dell’importanza di una gestione efficiente dell’inventario.

Che cos'è lo stock obsoleto?

Lo stock obsoleto, noto anche come dead stock o inventario obsoleto, rappresenta la merce presente in magazzino che un’azienda non riesce più a vendere, ovvero articoli che non possono più essere né commercializzati né riutilizzati.

Questi prodotti perdono il loro valore economico o la loro utilità per diversi motivi: cambiamenti nella domanda e nelle preferenze dei consumatori, l’introduzione di nuove tecnologie che rendono obsoleti gli articoli precedenti, la mancanza di promozione o imprevisti che rallentano le vendite, come ad esempio le condizioni meteorologiche.

L’inventario obsoleto si può produrre anche a causa di errori nella gestione della supply chain, come una pianificazione della domanda inaccurata (un eccesso di acquisti o di produzione in previsione di una domanda maggiore) o da una mancanza di precisione nel controllo dello stock, spesso dovuta all’assenza di un software logistico adeguato.

Esempi di stock obsoleto

Ecco alcuni esempi di merce che può accumulare polvere sugli scaffali del magazzino:

  • Prodotti stagionali. La moda è un settore in continuo cambiamento, con collezioni e capi che variano in base alla stagione e all’anno. Abbigliamento invernale in piena estate o decorazioni natalizie dopo le feste possono diventare stock obsoleto.
  • Inventario obsoleto. Articoli elettronici come smartphone o computer diventano antiquati quando vengono lanciate sul mercato versioni aggiornate con più funzionalità.
  • Articoli difettosi o danneggiati. Merce che non può essere venduta perché non rispetta gli standard di qualità o per modifiche delle normative.
  • Prodotti deperibili. Alimenti con una durata molto breve e che scadono rapidamente sono più inclini a diventare stock obsoleto.
  • Eccesso di inventario. Quantità sproporzionate di referenze senza una domanda sufficiente possono rimanere stoccate per troppo tempo.
  • Lanci falliti. Nuovi prodotti che non hanno ottenuto l’accoglienza sperata sul mercato.
  • Articoli personalizzati. Oggetti fatti su misura non ritirati dai clienti e inutilizzabili per altri.
  • Cambiamenti nelle preferenze dei consumatori. Oggetti che erano popolari ma che sono diventati irrilevanti a causa di tendenze mutevoli, come accessori per dispositivi.
  • Prodotti con confezioni antiquate. Anche se ancora funzionali, hanno cambiato il packaging per allinearsi alle nuove tendenze di mercato o per offrire un’immagine più moderna.
Le aziende possono evitare l’inventario obsoleto con un'adeguata pianificazione della domanda

Le aziende possono evitare l’inventario obsoleto con un'adeguata pianificazione della domanda

Come prevenire lo stock obsoleto?

Al di là del tipo di prodotto gestito, le aziende possono applicare alcune pratiche per evitare l’inventario obsoleto:

  • Controllo dell'inventario. Tecniche come il metodo ABC (classificazione delle referenze in tre livelli) o FIFO (il primo prodotto a entrare è il primo a uscire) facilitano una migliore gestione delle scorte, permettendo di conoscere lo stato dello stock in ogni momento.
  • Pianificazione della domanda. Consiste nel prevedere le vendite di un’azienda per organizzare così i processi produttivi, i cicli operativi del magazzino e il budget. L’obiettivo è mantenere livelli di stock adeguati a soddisfare la domanda dei clienti.
  • Produzione just-in-time. Le aziende producono e acquistano solo ciò che è strettamente necessario per soddisfare i clienti, minimizzando così il rischio di un eccesso di inventario. Mantengono uno stock di sicurezza per far fronte a eventuali imprevisti o variazioni della domanda.
  • Campagne di marketing. Il primo passo per incrementare le vendite e migliorare la rotazione dell’inventario è farsi conoscere. Si possono realizzare promozioni, sconti o pubblicità mirata per ridurre il rischio di accumulo di stock obsoleto.
  • Formazione e organizzazione. Il personale del magazzino deve essere adeguatamente formato e coordinato per gestire la merce senza errori. Ad esempio, può controllare i prodotti ricevuti per rilevare eventuali danni, discrepanze nelle quantità o articoli errati. Inoltre, deve seguire procedure standardizzate per lo stoccaggio, l’etichettatura e la preparazione degli ordini, garantendo così una gestione ottimale dell’inventario e diminuendo il rischio di perdite o confusione nel processo logistico.
  • Software di gestione magazzino. È la migliore soluzione per monitorare i prodotti in tempo reale. Il software di gestione magazzino Easy WMS di Mecalux, ad esempio, organizza la merce e i processi essenziali per assicurare la distribuzione degli ordini, inoltre, ottimizza gli approvvigionamenti per evitare rotture di stock e ottimizzare l’efficienza operativa.

Quali sono gli effetti negativi dello stock obsoleto?

Lo stock obsoleto è dannoso per le aziende. Conservare prodotti che non vengono venduti rappresenta un investimento che non genera profitti, compromettendo direttamente la redditività. Tenerli in magazzino per un tempo indefinito consuma risorse preziose, come la manodopera necessaria per la movimentazione. Oltretutto, questi articoli occupano spazio che potrebbe essere usato per prodotti più richiesti. Col passare del tempo, la merce in stock obsoleto tende a deteriorarsi, scadere o perdere valore.

Le conseguenze negative dello stock obsoleto si riflettono anche nella difficoltà di analizzare la domanda e, quindi, nell’organizzazione degli approvvigionamenti. Quando un’azienda ha prodotti a bassa rotazione e continua ad acquistare articoli che non si vendono e rimangono nel magazzino, limita la capacità di investire in prodotti con reale richiesta.

Opportunità dello stock obsoleto

Lo stock obsoleto può trasformarsi in un’opportunità, soprattutto in settori come quello della moda. In questi casi, è più comune usare il termine inglese dead stock. Questa pratica consiste nello stoccare prodotti fuori produzione (come articoli retrò) che, a differenza dello stock obsoleto, possono acquisire un nuovo valore grazie alla loro esclusività.

Nel settore tessile, i tessuti dead stock (materiali avanzati da produzioni precedenti) sono impiegati da stilisti e marchi per creare nuove collezioni. Questo approccio non solo dà una seconda vita ai materiali, ma risponde anche alle esigenze di un mercato in crescita che dà priorità alla sostenibilità e al riciclo delle risorse.

Lo stock obsoleto o dead stock può diventare un'opportunità per riadoperare i materiali
Lo stock obsoleto o dead stock può diventare un'opportunità per riadoperare i materiali

Cos’è un registro di stock obsoleto?

È un controllo dei prodotti nell’inventario che non sono stati venduti durante un determinato periodo di tempo. Il registro può essere mantenuto manualmente o mediante un software di gestione che monitora lo stato delle referenze.

Come calcolare lo stock obsoleto? 

Per prima cosa bisogna determinare il periodo di inattività che si considera come “obsoleto” (ad esempio, se un articolo non è stato venduto da sei mesi o un anno). Successivamente, l’azienda deve identificare i prodotti che non hanno registrato vendite nel periodo definito.

Per calcolare il valore dello stock obsoleto si utilizza la seguente formula:

Valore dello stock obsoleto = Totale unità x Prezzo per unità

Ad esempio, se un negozio di elettrodomestici ha in magazzino 50 unità di un vecchio modello di microonde che non è stato venduto e il costo unitario è di 80 €, il valore immobilizzato in prodotti che non generano né ricavi né rotazione è di 4.000 euro.

50 unità × 80 € = 4.000 €

Per ottenere tutte queste informazioni, è consigliabile disporre di un software di gestione magazzino che registri le entrate della merce nel magazzino.

Come gestire lo stock obsoleto?

Esistono diverse strategie per limitare le perdite derivanti dalla presenza di stock obsoleto nei magazzini:

  • Vendita. Lo stock obsoleto può essere utile per altre aziende, quindi può essere venduto a terzi o su mercati secondari.
  • Riciclaggio. I materiali dei prodotti vengono recuperati per altri scopi o inviati ad aziende specializzate nel riciclo per il corretto trattamento.
  • Donazione. Gli articoli non idonei alla vendita possono essere donati a organizzazioni benefiche, contribuendo anche a migliorare l’immagine aziendale.
  • Raggruppamento con altri prodotti. L’inventario obsoleto viene incluso in promozioni o pacchetti insieme a merce ad alta rotazione per facilitarne la vendita.
  • Eliminazione. Se non è possibile dargli un nuovo uso o una via d’uscita, lo stock obsoleto viene smaltito per evitare costi aggiuntivi.

Queste azioni permettono di gestire in modo efficiente lo stock obsoleto, ottimizzando sia le risorse che la gestione dell’inventario.

Logistica organizzata per evitare lo stock obsoleto

Il modo migliore per evitare l'accumulo di stock obsoleto è adottare una logistica ben organizzata, in cui i prodotti in entrata e in uscita dal magazzino siano costantemente monitorati. Con un elenco dettagliato e in tempo reale di tutto ciò che accade in magazzino, le aziende possono identificare quali merci non contribuiscono al fatturato aziendale. Ma come possono farlo? Con un software di gestione magazzino. Il sistema Easy WMS di Mecalux ottimizza le supply chain delle aziende di tutti i settori. Contattaci e ti aiuteremo a ottenere il massimo profitto dal tuo magazzino nonché a controllare le tue SKU in modo più efficiente.